Questa disciplina di cui tanto si parla recentemente, è davvero profonda, perché permette di auto regolamentare il proprio equilibrio psico-fisico in maniera autonoma e consapevole.

L’approccio mindfulness è “E’ un atto che parte dall’attenzione e dal modo in cui la usiamo ed è talmente semplice che questa stessa semplicità ne rappresenta la vera difficoltà. Noi facciamo molta fatica ad essere semplici. Da un lato, una capacità progressiva di maggiore presenza al qui e ora ci apre a esperienze inaspettate, alla ricchezza del momento presente, alla pienezza del vivere. Dall’altro, la pienezza dell’esperienza comprende necessariamente anche il suo lato “negativo”: il disagio, la sofferenza, il dolore. E qui si gioca uno degli aspetti più interessanti di questo approccio che ci chiede e ci insegna a non respingere e a non negare questa dimensione ma a farne motivo di crescita e persino di creatività. Questo è l’aspetto cui si riferisce la parola “accettazione/accoglienza”

Questo approccio accetta e non denigra il dolore e rende la disciplina per questo molto interessante e controcorrente in quanto accetta ed elabora l’aspetto negativo della vita senza respingerlo entrando in relazione più diretta col il disagio e la sofferenza, imparando a rivolgere piena attenzione al disagio, a tutto ciò che ci disturba, al dare spazio a ciò che non vorremmo, alla sofferenza e al dolore. “In questo senso è un lavoro “contro natura”, un andare “controcorrente”, perchè la tendenza automatica, istintiva che abbiamo è fare esattamente l’opposto. Ma se lo sperimentiamo, allora possiamo scoprire che in questa “mossa” apparentemente incomprensibile troviamo una possibilità sorprendente di fare spazio, di lasciar essere e quindi di essere meno condizionati, meno oppressi anche dalle condizioni che ci portano disagio. E, paradossalmente, facendo questo ci mettiamo nelle migliori condizioni possibili per trovare, quando ci sono, le vie e i modi più efficaci per gestire o risolvere le cause di sofferenza. A volte anche attingendo a intuizioni creative”.

Credit to: https://mindfulnessitalia.

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