L’epilazione a luce pulsata ad alta intensità (IPL) è una tecnica estetica di foto epilazione che permette l’indebolimento dei peli, la loro relativa  caduta e dunque, la rimozione permanente dei peli superflui attraverso lo sfruttamento delle radiazioni luminose.

Questa tecnica, che utilizza il principio della fototermolisi selettiva, consiste nella trasformazione in calore del bulbo pilifero e conseguente surriscaldamento del follicolo, dovuti al contatto dello stesso, con il fascio di luce policromatica intensificata ad alta intensità (IPL) della luce pulsata nel momento di contatto tra il fascio e la melanina del bulbo pilifero (la melanina è il pigmento che conferisce colore scuro ai peli).

La melanina contenuta nei bulbi, assorbendo le radiazioni assorbe anche l’energia contenuta in esse che, trasformandosi in calore viene trasferita al bulbo ad elevate temperature. La forte temperatura che colpisce il bulbo pilifero surriscalda il follicolo e i vasi sanguigni che lo irrorano, disintegrando il bulbo pilifero, distruggendo la matrice delle cellule responsabili della rigenerazione della peluria e impedendone quindi, la ricrescita del nuovo pelo.

A mano a mano che i trattamenti vengono applicati, la ricrescita dei peli diviene sempre più lenta (da 4 settimane inizialmente, poi ricresceranno a distanza di mesi) e lo spessore della peluria diminuisce gradualmente, ottenendo peli sempre più sottili.

Il principio di azione della luce pulsata si definisce fototermolisi selettiva: “l’energia assorbita da un cromoforo (in questo caso la melanina contenuta nei peli di colore scuro) si trasforma in calore, surriscaldando i peli e denaturandone le strutture che li rigenerano (bulbo, papilla dermica e cellule della matrice)”.

Un intervento pulito permette alla pelle intorno al follicolo di non venire alterata dal trattamento. La sorgente luminosa che la luce pulsata utilizza è uno ampio spettro di frequenze e conseguenti lunghezze d’onda facenti parti di un range tra 590 e 1200 nanometri. Tale range è necessario affinché il processo sia selettivo verso i peli superflui e non colpisca altri tessuti. Ogni lunghezza d’onda utilizzata è specificatamente indicata per un tipo di pelo.

Per massimizzare l’effetto del deterioramento della peluria è consigliabile agire con la luce pulsata nel momento di massima concentrazione della melanina nel bulbo pilifero (periodo anagen del pelo).

Questo trattamento ha il fine, quindi, di rallentare fortemente la ricrescita dei peli, rendendola non visibile ad occhio nudo, attraverso l’assottigliamento progressivo e il diradamento della peluria.

La tecnologia della luce pulsata è paragonabile a quella della tecnologia laser per l’epilazione permanente, ma con la differenza che nel laser il fascio di luce agisce a lunghezze d’onda unidirezionali e monocromatiche.

Solo nei saloni estetici e nelle cliniche dermatologiche certificate è possibili eseguire questo trattamento estetico. In alternativa, per chi volesse farlo in autonomia esistono anche dei macchinari fai date per uso domestico che tuttavia, sebbene siano comodi ed economici, sono sconsigliati nelle prime fasi iniziali di approccio al trattamento.

Questo perché, l’uso del macchinario da parte di uno specialista è fortemente consigliato per capire al meglio che tipo di trattamento utilizzare secondo il tipo di pelle e cute, le patologie del soggetto, il tipo di peluria e il punto da epilare evitando inoltre gli effetti collaterali di un uso improprio del trattamento.

Ovviamente, essendo la peluria parte di un organismo vivo, è soggetta al ciclo di crescita e nascita gestito a livello ormonale dal corpo e tutti i fattori che influiscono sul ciclo di vita del pelo (nascita, crescita e morte) possono contrastare l’effetto degenerativo della luce pulsata.

Un esempio risiede nell’attivazione da parte di ormoni e farmaci dei cosiddetti follicoli silenti (quelli che non producono peli) che potrebbe interferire negativamente sull’azione della luce pulsata. Dovremmo quindi specificare, che sì la luce pulsata è un trattamento di depilazione permanente sui follicoli attivi, ma che, su quelli silenti, ossia inattivi, potrebbe non agire al meglio se danneggiata dall’azione di ormoni e farmaci che possono disturbare il processo di degenerazione.

E’ fortemente consigliata a tutti, sia perché elimina lo stress della depilazione mensile con rasoio, ceretta o crema, sia perché elimina l’irritazione derivata dalla depilazione continua, sia perché in termini economici è un investimento costoso solo per un periodo, al contrario di una spesa continua a vita se si utilizzano gli altri strumenti di epilazione.

La si può applicare a diverse parti del corpo: viso, ascelle, braccia, petto schiena, gambe, parti intime e piedi.

Difatti i peli hanno una diffusione capillare su tutto il corpo tranne che sul palmo delle mani, pianta dei piedi, margine libero delle labbra e alcune zone dell’area genitale.  Numero, forma, lunghezza e tipologia di peluria variano da persona a persona secondo il tipo di pelle, ormoni e altro.

Anatomicamente parlando il pelo è composto da due parti principali: “fusto (evidente all’esterno del piano cutaneo) e radice (contenuta nel follicolo pilifero a livello dell’epidermide). Nella parte più profonda, il follicolo si rigonfia per formare il bulbo pilifero, contenente, a sua volta, la papilla dermica; quest’ultima struttura è costituita da un gruppo di cellule in attiva proliferazione che danno origine al pelo (matrice).

 Il pelo non viene prodotto in modo continuativo dal follicolo, ma segue un ciclo vitale in cui si alternano periodi di attività a quelli di riposo: anagen (crescita), catagen (transizione) e telogen (riposo)”.

I trattamenti sono costituiti da diverse fasi:

  • Fase preliminare:
    • Detersione della pelle per l’eliminazione dei residui di trucco, sporco, profumazione o deodorazione.
    • Epilazione con rasoio dei peli per lasciarli ad una lunghezza di 2mm (oltre tale lunghezza il fascio di luce non avrebbe effetto perché non colpirebbe il bulbo ma il fusto).
  • Test epidermico:
    • Impostazione della frequenza da parte dell’operatore.
    • Utilizzo di occhiali protettivi per evitare danni agli occhi.
    • Adesione del manipolo (lo strumento per l’epilazione) ad una specifica parte di cute.
    • Valutazione termica di reazione della cute alla somministrazione del fascio di luce.
  • Fase di epilazione:
    • Applicazione del gel termoregolatore (gel freddo che aiuta il processo di termolisi).
    • Epilazione vera e propria passando il manipolo nelle zone interessate da trattare dopo.
    • Pulizia dei residui del gel nelle zone trattate.
    • Astensione dal radere le parti trattate nelle successive 48 h.
    • Astensione all’esposizione del corpo alla luce solare nelle successive 48 h.
    • Possibilità di epilazione con rasoio (NON USARE LA CERETTA) passate le 48 per la rimozione della peluria briciata.

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