Nel mondo nella Medicina Estetica, da qualche anno è In corso una vera e propria rivoluzione in termini di scelta di processi e materiali per un approccio più naturale possibile come mai si era visto prima.

Spesso questa branca medica veniva criticata sia perché vista come portabandiera del concetto di perfezione finta e artefatta, sia per l’utilizzo di materiali considerati non propriamente biologici e naturali, poiché spesso chimici e sintetici, i cui effetti all’interno dell’organismo si percepivano come un corpo estraneo rispetto all’assetto naturale e biologico dell’organismo ricevente.

Per tale motivo, negli ultimi anni la ricerca in campo medico per la branca estetica è stata direzionata verso la ricerca di metodologie e materiali più possibile naturali e biologici.

E se pensiamo che il fine ultimo della maggioranza dei trattamenti estetici è il ringiovanimento cellulare dei tessuti dell’epidermide per contrastare l’invecchiamento e i segni del tempo con risultati ottimali e duraturi nel tempo, l’intento dei nuovi trattamenti di medicina estetica è proprio quello di donare questi effetti evitando lo stress e il pericolo di sottoporsi agli interventi chirurgici più invasivi della chirurgia estetica.

Difatti, i trend maggiori degli ultimi anni sono totalmente focalizzati nella branca della MEDICINA BIO-RIGENARATIVA su approcci più naturali con trattamenti a base totalmente naturale, mini invasivi, meno artefatti e più accettabili a livello biologico dall’organismo ricevente.

Non a caso, oggi analizzeremo il Trattamento PRP (Plasma Ricco di Piastrine) o dall’inglese “plasma rich platelet” che certamente è uno di quei nuovi trattamenti altamente naturali e sicuri con un apporto di benefici non indifferente.

Analizziamo di seguito le sue caratteristiche.

DEFINIZIONE

IL trattamento PRP detto anche “Lifting del vampiro”, è un trattamento per la rigenerazione cellullare dei tessuti dell’epidermide, con una tecnica mini invasiva, del tutto naturale e con una percentuale di complicanze ed effetti collaterali prossima allo zero.

Il trattamento sfrutta le proprietà del sangue di ricostruzione cellulare attraverso l’innesto nel paziente di una miscela di sangue prelevato precedetemene e direttamente dal paziente, arricchita con dei fattori di crescita che stimolano la rigenerazione e crescita rapida dei tessuti.

La biostimolazione dei tessuti dipende dalla stimolazione dei fattori di crescita (i mediatori cellulari che sono normalmente presenti all’interno delle piastrine), che essendo concentrati in un volume molto più basso del normale plasma ematico riescono ad effettuare una azione concentrata appunto, una volta inoculati stimolando dunque, la rigenerazione.

Il preparato di derivazione ematica (caratterizzato dall’alta concentrazione di fattori di crescita) è sicuramente il trattamento più naturale possibile da somministrare in quanto, non solo viene prelevato direttamente dal paziente, ma viene ovviamente accettato dall’organismo ricevente in maniera ottimale, essendo stato creato con la componente ematica di derivazione del paziente stesso.

L’effetto ottenuto dall’innesto del preparato è l’attivazione di processi di biostimolazione e riparazione cellulare che comportano una rivitalizzazione ed un ringiovanimento del proprio organismo a tutto tondo.

La sua peculiarità consiste nel poter combattere non solo l’invecchiamento cellulare, attenuando i segni del tempo, ma anche quello di ringiovanire letteralmente le cellule dal punto di vista fisiologico.

Gli effetti sulla pelle non sono solamente una maggiore luminosità, tonicità e tono compatto, ma l’azione di rinnovamento cellulare avviene proprio dall’interno.

CARETTERISTICHE e FUNZIONAMENTO

Questa metodica di medicina rigenerativa alla base del trattamento PRP sfrutta le proprietà rigenerative dei fattori di crescita presenti naturalmente nelle piastrine del sangue.

Il nome “Plasma Ricco di Piastrine” deriva dalla conseguente presenza di una maggiore concentrazione di piastrine rispetto alla normale concentrazione che si può estrarre dal prelievo del sangue non trattato.

In particolare, in diversi meccanismi di rigenerazione cellulare, quali ad esempio la sintesi del collagene vengono stimolati dalla azione delle cellule staminali riattivate e richiamate dai fattori di crescita aggiunti al preparato ematico.

Numerosi studi portati alla luce in famosi congressi di livello internazionale hanno rivelato gli evidenti e indiscussi risultati del trattamento PRP.

Grazie a dei prelievi bioptici (di biopsia) effettuati post trattamento si è evidenziata la presenza di collagene di nuova formazione all’interno della cute.

Si è dunque dimostrato l’effetto importante della rigenerazione cellulare e del conseguente ringiovanimento cellulare del derma da parte dell’azione dei fattori di crescita piastrinici.

La differenza tra il trattamento PRP e gli altri interventi e trattamenti di chirurgia estetica è la appartenenza del primo alla branca di metodologia biologica di Bio-rigenerazione con azione di rigenerazione cellulare delle cellule cutanee.

Grazie ad un processo di ultracentrifugazione è possibile concentrare le piastrine che normalmente vengono rinvenute nel sangue, in volumi di plasma molto contenuti, adatti ad una facile inoculazione nel paziente e aumentando così, la concentrazione delle piastrine in maniera esponenziale.

Nel dettaglio, il preparato del trattamento PRP, chiamato anche gel piastrinico o pappa piastrinica si ottiene con diversi passaggi:

  • Viene effettuato un prelievo di sangue venoso dal paziente che si sottopone al trattamento PRP, esattamente come un normale prelievo del sangue. La quantità di sangue prelevato dipende dal quantitativo di PRP da produrre: il prelievo di sangue varia da un minimo di i 15ml fino ad un massimo di 30ml. In caso di dosi maggiori o minori il medico valuterà il caso prima di procedere al prelievo in base alle necessità cliniche.
  • Il sangue prelevato viene prima depositato in un kit separatore e poi centrifugato con lo scopo di separare la componente PPP (Plasma Povero di Piastrine) dalla componente PRP (Plasma Ricco di Piastrine).
  • La centrifugazione del sangue determina la divisione del composto in 3 strati: nella parte inferiore rimangono residui di globuli rossi, in quella centrale il plasma ricco di piastrine, il PRP, e nella parte superiore il plasma povero di piastrine. Il PRP viene dunque isolato dal resto del composto
  • Il PRP viene attivato grazie all’utilizzo di un attivatore piastrinico
  • Il PRP così ottenuto viene iniettato nell’area da trattare.

La durata del trattamento è di circa 30-40 minuti.

ASSENZA DI CONTROINDICAZIONI

Non vi sono controindicazioni al trattamento, non lascia esiti post trattamento, non necessita di tempi di recupero, non è invasivo, non vi sono rischi di rigetto, allergie o reazioni immunologiche, rischi di infezione o di trasmissioni patologiche in quanto il preparato è autologo (appartiene allo stesso organismo del paziente).

Gli unici disturbi post trattamento potrebbero essere piccoli lividi o rigonfiamento da trattare facilmente con del ghiaccio per qualche minuto.

 La biostimolazione è così efficace in quanto non incorre in problematiche di rigetto (essendo il campione ematico come detto sopra autologo).

L’efficacia del trattamento dipende prettamente dalla quantità di piastrine e dalla concentrazione di fattori di crescita all’interno del campione prelevato.

L’efficacia dei fattori di crescita dipende a sua volta dalla tipologia di kit e centrifuga utilizzati e da come avviene l’attivazione delle piastrine.

Nello specifico, le piastrine o trombociti sono dei corpuscoli che circolano nel sangue responsabili dell’innesco del processo di coagulazione del sangue in caso di danni ai tessuti.

Inoltre, l’altro fattore caratteristico dei benefici delle piastrine consiste nell’essere dei serbatoi naturali di fattori di crescita che sono importantissimi per la stimolazione del processo di guarigione del tessuto leso.

Nel dettaglio, il processo di guarigione deli tessuti tesi avviene nel momento in cui a seguito di un trauma, avviene l’attivazione da parte delle piastrine del processo di coagulazione che mira ad interrompere la fuoriuscita del flusso ematico dalla zona del trauma.

A seguito dell’attivazione delle piastrine vengono rilasciati contemporaneamente i fattori di crescita al fine di avviare i processi di riparazione tissutale.

L’organismo dunque, ogni volta che si attivano le piastrine è indotto ad attivare i processi rigenerativi che guariscono e migliorano i tessuti sia interni che esterni.

Di conseguenza, l’efficacia del trattamento PRP consiste nell’indurre l’organismo ad attivare naturalmente i processi di riparazione tissutale a seguito dell’iniezione nel tessuto del composto di PRP ricco appunto di piastrine e fattori di crescita che naturalmente attivano tale processo come poc’anzi spiegato.

Impiegare terapeuticamente il fluido di PRP consiste nel dare un vero e proprio stimolo biologico nella zona del tessuto dove viene iniettato nel quale, grazie alla concentrazione di fattori di crescita si determina l’accelerazione dei processi di riparazione tissutale.

Oltre alla riparazione tissutale, il trattamento PRP comporta anche la neoformazione di nuovi vasi sanguigni e la diminuzione della infiammazione locale.

AMBITI DI APPLICAZIONE

Gli ambiti di applicazione del trattamento PRP sono molteplici: dall’ortopedia, alla medicina estetica, alla chirurgia plastica al fine di attuare la stimolazione e facilitazione dei processi di rigenerazione tissutale e di trattare le patologie articolari degenerative.

Difatti il PRP viene utilizzato per:

  • Contrastare invecchiamento cutaneo
  • Migliorare la condizione di cicatrici post acneiche
  • Migliorare la condizione di cicatrici patologiche

In particolare in medicina estetica viene utilizzato per combattere l’invecchiamento della pelle, rinnovare i tessuti e rigenerare le cellule cutanee.

Le zone che possono essere sottoposte al trattamento PRP sono:

  • Viso
  • Collo
  • Braccia
  • Interno cosce
  • Cute e capelli

CAPELLI

Nel caso di applicazione per curare anomalie sul cuoio capelluto il trattamento PRP serve a contrastare i sintomi di alopecia androgenetica (detta calvizie) dei capelli che comporta la perdita nel tempo dei capelli.

Il processo della alopecia è un fenomeno lento e progressivo a carattere involutivo e il successivo processo di miniaturizzazione del capello, per il quale esso tende a diminuire in spessore e volume fino a diventare molto piccolo e sottile portando anche alla atrofizzazione del bulbo e alla perdita del capello, ne è un suo effetto diretto.

Grazie alla capacità di neoformazione di nuovi vasi sanguigni e di diminuzione dello stato infiammatorio dei tessuti viene impiegato per favorire la ricrescita dei capelli in caso di diradamento.

Difatti, il PRP riesce ad arrestare la caduta dei capelli grazie alla rimozione degli stimoli infiammatori e dunque, dell’infiammazione responsabile della miniaturizzazione del capello, permettendo di preservare i capelli dell’uomo dai danni collaterali del testosterone.

Permette inoltre di riattivare e stimolare l’attività dei follicoli piliferi promuovendo la proliferazione di nuovi vasi sanguigni responsabili del trasporto di ossigeno e nutrienti al capello.

Il trattamento permette sia di preservare i capelli esistenti, impedendone la caduta, di irrobustire i capelli esistenti grazie alle migliori condizioni di tessuto circostante, sia di rendere i capelli più sani e forti.

Per ottenere la rigenerazione cellulare e la crescita capillare con conseguente nascita di nuovi capelli, il trattamento iniettato direttamente delle aree diradate del cuoio capelluto.

Questa metodologia è ottima anche come supporto al trapianto di capelli poiché la sua azione rigeneratrice favorisce la cicatrizzazione stimolando il metabolismo dei follicoli.

Solitamente al fine di vedere i primi risultati è auspicabile eseguire un ciclo di 3-4 trattamenti anche se già dopo la prima applicazione si notano gli effetti della riduzione della caduta e dopo 1-2 mesi si noteranno invece i risultati in termini di ricrescita.

Una volta al termine del ciclo per mantenere in risultati nel tempo si deve ripetere il trattamento una volta all’anno in un’unica seduta.

ORTOPEDIA

Nel campo ortopedico il trattamento PRP grazie alla sua azione benefica di rigenerazione cellulare viene utilizzato per il trattamento di artrosi degenerative delle articolazioni e per le lesioni cartilaginee di ginocchio, spalla e caviglia e piede.

La capacità di stimolazione di rigenerazione tissutale è molto efficace in caso di lesioni sportive quali distorsioni di caviglia, ginocchio, strappi, stiramenti muscolari e rottura di legamenti.

Difatti, grazie ai fattori di crescita si accelera il percorso di riparazione delle lesioni tendinee e si attenuano in maniera naturale i processi infiammatori, promuovendo attivamente la rigenerazione dei tessuti danneggiati, soprattutto per le infiltrazioni al gomito e ginocchio per le patologie quali gomito del tennista, infiammazione del tendine rotuleo, infiammazione del tendine d’Achille etc.

RIPARAZIONE POST CHIRURGICA

Dopo gli interventi chirurgici il trattamento PRP è utilizzato per favorire la guarigione tissutale soprattutto per la capacità di rimarginazione delle ferite al fine di favorire un pronto recupero dell’intervento.

Inoltre, la sua applicazione è efficace anche per nascondere le cicatrici di interventi di chirurgia plastica o cicatrici preesistenti sul corpo.

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