Forse non a tutti sarà capitato di poter campeggiare di notte nel bosco.

Certamente molti di voi avranno fatto esperienza di trekking, ma passare la notte in tenda accanto al fuoco è certamente una di quelle esperienze da raccontare nella vita.

A me è capitato diverse volte nel corso della mia esistenza, sia in Italia, sia all’estero e oggi vorrei provare a condividere una riflessione.

Il contatto con la natura è qualcosa che non ha prezzo ed è insostituibile, non a caso, le migliori idee e in generale i momenti più profondi si apprezzano quando si viene a contatto con gli elementi naturali.

Questa sensazione di “illuminazione” deriva dal fatto che il contatto con la natura ci riconnette con glie elementi essenziali, ci spoglia della maschera costruita di convinzioni, attaccamenti, istruzione, cultura e ogni altra costruzione “umana” ricollegando il nostro IO interiore alla parte più ancestrale, naturale, primordiale del nostro essere: la parte naturale, animale, che ci lega alla Madre Terra e alla Natura in generale e che ci permette di ritornare al principio, alla parte più istintiva e più semplice di noi stessi, liberandoci così da costruzioni e permettendo alla mente di fluire e raggiungere dei momenti illuminati.

Il fuoco, è un elemento molto potente e il suo potere rigenerante ed energizzante è matrice di molte credenze, riti e conoscenze di numerose popolazioni nel mondo e i riti intorno al fuoco si tramandano da generazioni e trovano ancora oggi un riscontro nel moderno con continuità.

In particolare, la magia del fuoco è una magia che io amo definire purificatrice in quanto permette attraverso la sua energia di ripulire il nostro spirito.

Questo perché, la sua potenza non risiede solo nella capacità di distruzione della materia che fisicamente è visibile quando un elemento brucia e si disintegra, ma risiede anche nel potere di distruzione delle negatività insite in ognuno di noi a livello energetico-spirituale. Se pensiamo ai pensieri negativi come a delle foglie, il fuoco con la sua energia le distrugge piano piano nutrendosi della loro materia.

Con questa metafora, volevo riportare il concetto che una serata intorno al fuoco, ovunque ci troviamo (sia al mare, sia in montagna) ha avuto per me e come per molti altri, un risvolto terapeutico, e un effetto purificatore sullo spirito, poiché mi ha permesso di purificare il mio campo energetico dalle negatività bruciando i pensieri, le ansie e lo stress come fossero ciocchi di legno arsi dal fuoco.

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